Naro (Naru in siciliano) è un comune italiano di 7.906 abitanti della provincia di Agrigento in Sicilia.
Il centro abitato di Naro si trova a un’altitudine massima di circa 600 m s.l.m..
Nel suo territorio scorre il fiume Naro e sono inoltre presenti due bacini artificiali: la Diga San Giovanni e la Diga Furore.
Fra il centro abitato ed il canale di Sicilia si estende un’ampia vallata denominata Val Paradiso, oltre la quale si alzano alcune colline che coprono in parte la vista del mar Mediterraneo.
Esistono diverse ipotesi sulle origini della città e del suo nome: la prima leggendaria ipotesi vedrebbe la città fondata dai giganti, primi abitanti dell’isola, tale ipotesi è avvalorata da Paolo Castelli e Fra Salvatore Cappuccino, quest’ultimo richiama l’archivio del Regio Ufficio Giuratorio, foglio 1, riportante la notizia che: nel secolo XV quando si doveva costruire il cappellone della chiesa madre, si rinvenne nelle fondamenta abbondanza di crani, cannelle, denti ed altre ossa gigantesche.
Alcuni studiosi la identificano con l’antica Camico, città costruita da Dedalo per Cocalo, re dei Sicani, oppure sempre fondata dai Sicani con il nome di Indàra o Inico.
Altri la identificano con Akràgas Ionicum, colonia dell’antica Gela fondata nel 680 a.C., otto anni dopo la stessa Gela e ben cento anni prima di Akragas Doricum (l’attuale Agrigento).
Durante il periodo romano la città, che probabilmente portava il nome di Carconiana, acquisisce una vocazione agricola che ne caratterizzerà la storia dei secoli successivi.

Nel suo territorio esistono resti di insediamenti paleocristiani, in particolare delle catacombe, e di ville romane.
In territorio di Naro nacque San Gregorio vescovo d’Agrigento.